L’estate qui non è mai arrivata, lo si può notare dalla vegetazione rigogliosa che non mostra il minimo segnale di sofferenza e aridità, lo si nota dall’abbigliamento delle persone che indossano pantaloni lunghi e golfini sempre sulle spalle, lo si vede dalle piazze delle città, dove i tavolini e le sedie dei bar sono sempre un po’ bagnati e mai nessuno che si sieda a bere qualcosa. Sono tornata da appena due giorni dalla Sicilia (e lì, beh, lì era veramente estate) e mi sembra di aver fatto un salto temporale e di essere piombata in pieno Ottobre. Se non avessi addosso quel po’ di abbronzatura siciliana che ha reso la mia pelle appena ambrata direi che quest’anno il dio del tempo che passa si è dimenticato una stagione: siamo passati, in un batter d’occhio dalla primavera all’autunno, e per vedere un po’ di sole bisogna fare le valigie e partire. Mi chiedo come se la stiano passando gli operatori turistici di gran parte dell’italico stivale di fronte ad una stagione mai partita e già finita; penso a tutti quelli che avevano prenotato da mesi le vacanze e si sono ritrovati con l’ombrello in mano anzichè l’ombrellone; penso a tutte le feste paesane, le sagre, i cinema all’aperto che quest’anno saranno rimasti deserti, penso che sono fortunata ad avere la mia casetta laggiù, nel punto più a Sud d’Italia dove il sole batte per gran parte dell’anno e il mare è sempre una meraviglia. Là mi sono rilassata insieme alla mia famiglia ed ai miei amici, ho fatto delle belle nuotate, scorpacciate di cibo e di libri. Ed ora sono di nuovo qui, rientrata da due giorni e già insofferente alla pioggia ed al cielo bigio. E per fortuna questa situazione sarà solo temporanea, giusto il tempo di fare un paio di lavatrici, rimettere tutto di nuovo in valigia e si parte di nuovo, questa volta verso un’isoletta greca che ci accoglierà per un paio di settimane, e di nuovo sole, di nuovo mare, di nuovo scorpacciate di cibo. E così, in attesa della mia nuova fuga, sono passata di qua, per farvi un saluto e condividere con voi questo dolcetto sano e buonissimo; un plumcake vegano golosissimo da gustare a colazione (oppure, viste le temperature, con una bella tazza di tè caldo a merenda). Fidatevi, è davvero ottimo.
PLUMCAKE VEGAN AL COCCO E CIOCCOLATO
– 150 g di farina di farro
– 50 g di farina di cocco
– 1 bustina di lievito per dolci
– 140 g di zucchero di canna integrale
– 250 g di latte di soia
– 80 g di olio di semi di girasole spremuto a freddo
– 50 g di cioccolato fondente al 70%
Spezzettare il cioccolato in pezzettini piuttosto piccoli, infarinarli leggermente e mettere da parte. In una terrina setacciare le tre farine, aggiungere la bustina di lievito, lo zucchero di canna e miscelare il tutto; aggiungere a poco a poco il latte di soia, mescolando con una frusta per amalgamare il composto e, sempre continuando a mescolare, unire l’olio, fino ad ottenere un composto privo di grumi. A questo punto incorporare i pezzetti di cioccolata infarinati e dare un’ultima mescolata per distribuirli bene nell’impasto. Trasferire il tutto in uno stampo per plumcake ed infornare in forno pre-riscaldato a 180° per circa 35/40 minuti. Quando il dolce sarà cotto (per sicurezza fare la prova dello stecchino), spegnere il forno e lasciare il plumcake a raffreddare nel forno semi-aperto.
Rossella
20 Agosto 2014 at 16:08Una fetta di questo dolce e un pò di pioggia, io non chiederei di più…
quando fa 30 gradi diciamo: oggi non c’è troppo caldo, vero? e questo ti dà la misura di quanto stiamo cuocendo, aimè…
Rossella