Poche cose al mondo mi danno più soddisfazione che cucinare utilizzando gli appositi utensili/accessori/attrezzi, creati espressamente per quel determinato scopo. Insomma, per me è inconcepibile realizzare una chiffon cake senza poterla cuocere nel “suo” stampo, quello con i piedini per tenerla a testa in giù dopo la cottura, per intenderci; oppure fare gli scones e non usare il tagliapasta con i bordini ondulati, o ancora…beh potrei farvi migliaia di esempi, oppure, più semplicemente, potrei farvi vedere la mia dettagliatissima collezione, così dettagliata che la mia casa assomiglia sempre di più ad un negozio specializzato in oggetti inutili ed il mio paziente fidanzato continua fantozzianamente ad aprire gli sportelli della cucina e del salotto ed a trovarli stipati di cose di cui ignora completamente l’utilizzo. Ora, da qualche tempo avevo adocchiato su una rivista, la ricetta dell’amor polenta, un dolce da colazione realizzato con la farina di mais e questa cosa, devo dire, mi incuriosiva tantissimo, anche perchè avevo ancora un bel po’ di farina gialla acquistata per fare i frollini già postati qui e rimasta poi inutilizzata. Ma leggendo la ricetta avevo scoperto dell’esistenza, per l’appunto, di uno stampo particolare proprio per l’amor polenta, e questo aveva spento ogni mio slancio creativo…niente stampo, niente amor polenta, ovvio. La cosa però non mi è mai passata di mente, è rimasta latente nella mia testolina, in attesa di trovare il suddetto oggetto. E un paio di settimane fa, mi sono ritrovata giusto a passare davanti ad un negozio di casalinghi, in centro a Bologna, dove hanno un sacco di cosette particolari e dove io mi rifornisco spesso quando cerco qualche utensile da cucina non proprio di uso comune. Sono entrata, mi sono piazzata decisa davanti al bancone ed ho iniziato a descrivere alla signora, con dovizia di particolari, l’oggetto nelle sue forme e dimensioni…al che lei, guardandomi con un sorriso complice, mi ha spiazzata dicendomi: “Ma stai cercando lo stampo per l’amor polenta, vero?” Ecco, io lo sapevo di non essere l’unica malata di queste cose, e in quel negozio mi sento ogni volta un po’ meno sola! Insomma, per farla breve, uscire dal negozio con l’agognato oggetto tra le mani e preparare il dolce è stato un tutt’uno. Alla fine, il paziente fidanzato non ha nemmeno protestato più di tanto…mi è bastato fargli assaggiare il dolce e promettergli, ora che ho lo stampo, di prepararglielo ogni volta che lui vorrà :-)
Beh, ammetto che per fare questo dolce non è necessario che andiate alla ricerca dello stampo apposito; uno di quelli per plumcake è più che sufficiente, se invece siete come me, allora lo potete trovare anche qui.
– 100 g di farina 00
– 120 g di farina di mais
– 60 g di farina di mandorle
– 210 g di burro a temperatura ambiente
– 150 g di zucchero semolato
– 4 uova
– 2 tuorli d’uovo
– 1 cucchiaino di lievito per dolci
– 40 g di mandorle pelate
– zucchero a velo
Tagliare 200 g di burro a pezzetti, metterlo in una ciotola capiente, aggiungere lo zucchero semolato ed iniziare a lavorare il composto con una frusta elettrica, in modo da ottenere un impasto ben amalgamato e spumoso, aggiungere le uova intere ed i tuorli continuando sempre a lavorare con le fruste, poi unire la farina bianca, la farina di mais, quella di mandorle ed il lievito. Lavorare fino a quando non si otterrà un composto omogeneo e senza grumi. Intanto tritare appena le mandole nel mixer, azionandolo solo per qualche secondo, in modo che non diventino troppo sottili. Imburrare lo stampo per amor polenta (in alternativa usare uno stampo da plumcake) con il burro rimasto, poi ricoprire l’interno dello stampo con le mandorle tritate; versarvi sopra l’impasto ed infornare per circa un’ora in forno caldo a 170°. Una volta cotto (si può controllare la cottura con uno stecchino), togliere dallo stampo, capovolgere e lasciare raffreddare su una griglia. Cospargere con lo zucchero a velo e servire.
imma
11 Dicembre 2012 at 13:06La penso esattamente come te tesoro senzo lo stampo adatto sembra che anche il dolce non venga come dovrebbe ed infatti io sono alla ricerca di questo stampo da una vita ed è per questo che non ho mai fatto questa torta però mi ispira troppo quindi anche senza stampo questa volta la proverò perchè mi hai invogliata troppo !!Bacioni,imma
Cuoca tra le Nuvole
11 Dicembre 2012 at 17:17Anche io sono una maniaca degli utensili da cucina che poi non ho mai tempo di usare! Cercherò di trattenermi dall’acquistare anche questo stampo, però non mi tratterrò certamente dal provare questo soffice Amor Polenta (e anche i frollini).
Serena
12 Dicembre 2012 at 10:33Quindi se ti confesso che io l’amor polenta lo faccio nello stampo da plum cake non mi parli più, giusto? ;-)
Federica
12 Dicembre 2012 at 11:58Grazie per il link :) Amo questo dolce ma a farlo nello stampo c’è di sicuro più soddisfazione che non sformarlo in versione plum cake. Che profumino…Baciotti
elenuccia
12 Dicembre 2012 at 22:16Devi assolutamente dirmi dove l’hai trovato. Sono anni che voglio fare questo dolce ma non l’ho mai fatto proprio perchè non ho lo stampo (si vede che siamo in tante ad avere la stessa fissa :-DD).
Da piccola mia mamma mi comprava sempre questo dolce dal fornaio. Io lo adoravo. Non sapevo si chiamasse così e fosse fatto con la farina di mais. Poi ho smesso di mangiarlo per molti anni e qualche anno fa me lo sono ritrovato in giro per i blog. E li è scattata del “devo assolutamente provare a farlo”
Marika
12 Dicembre 2012 at 22:47Ho le stesse manie!a Bologna conosco un negozietto così sotto i portici di strada maggiore….irresistibile!
È…tra parentesi,adoro l’amore di polenta!
A presto,Marika
kiarina
12 Dicembre 2012 at 22:48Lo voglio fare anch’io!!! Sto aspettando che mi arrivi lo stampo! L’ho ordinato su internet!!!! Non vedo l’ora!!! Il tuo è bellissimo!!! Mi sa pure che ti scopiazzo la ricetta!
Camy
13 Dicembre 2012 at 00:09Grazie ragazze, mi fate sentire meno sola a sapere che non sono l’unica fanatica dell'”accessorio perfetto” :-)
@Elenuccia: lo stampo l’ho comprato nel negozio di casalinghi di via Marconi a Bologna (andando da Via Ugo Bassi verso la stazione si trova sulla destra).
elenuccia
18 Dicembre 2012 at 13:15Si ho capito qual’e’. Oggi devo proprio fare un salto in quella zona :)
Elena
14 Dicembre 2012 at 18:29Hai trovato una nuova alleata anche io non faccio le ricette se non ho gli attrezzi adatti e infatti questo dolce non l’ho ancora fatto anche se me lo sono segnato un sacco di volte!!!!! Ti è venuto un incanto e deve essere buonissimo!!!! Baci
Serena | SereInCucina
14 Dicembre 2012 at 18:58eccola! macchè, pure io vorrei avere tutti gli accessori giusti. mi devo dare un contegno solo per via della logistica e del portafoglio. per non parlare dei libri!!! tu non vai matta anche per quelli? che so, ora ho deciso che vorrei quello delle sorelle simili, e finchè non l’avrò (quello sul pane), secondo me non queterò! ;) e questo dolce, non l’avevo mai sentito, altro che mangiato. quindi lo stampo non potevo desiderarlo! e ora invece? lo vorrei già. un bacino, sere
Federica Fusco
14 Dicembre 2012 at 23:35Ciao Camy!!Come vanno i preparativi di Natale?Noi siamo work in progress ;)
Con una deliziosa pausa tea cosi sarebbe ancora meglio,brava!!E confermo l’accessorio perfetto fa ASSOLUTAMENTE la differenza,soprattutto per i dolci…e che diamine!! Baci :)