Eccomi, finalmente purtroppo rientrata alla base, il tempo di disfare le valigie, buttare un po’ di biancheria in lavatrice e sono pronta per ricominciare. Sinceramente non vedevo l’ora di riaccendere il computer ed aprire la pagina del blog, avevo voglia di raccontarvi del mio ultimo viaggio e di tutte le emozioni provate in quei pochi, intensissimi giorni a Dublino. Del mio amore per l’Irlanda, per i suoi colori e per la sua cultura ve ne avevo già parlato qui, eppure, lo confesso, prima d’ora non c’ero mai stata, forse, semplicemente, per un caso, forse perché tanto sconfinato era il mio amore e la mia ammirazione per questa terra che, chissà perché, avevo paura di restare delusa, come a volta capita quando si tende ad idealizzare troppo qualcosa. Ovviamente tutte le mie remore e i miei timori si sono rivelati assolutamente infondati e, tra tutte le emozioni provate nei pochi giorni trascorsi a Dublino, senza dubbio la delusione non è stata tra queste. Con questa città è stato amore a prima vista, amore immediato e ricambiato da splendide giornate di sole e panorami mozzafiato che l’hanno resa, se possibile, ancora più suggestiva ai miei occhi. Non voglio assolutamente tediarvi con pagine e pagine di racconti di viaggio, non so nemmeno se sarei capace di mettere nero su bianco tutto il guazzabuglio di ricordi che ho dentro, ma così, provando a chiudere gli occhi, senza pensarci troppo, mi ritornano alla mente, così, alla rinfusa, i fish & chips mangiati in riva al mare accerchiati da gabbiani affamatissimi, le passeggiate notturne lungo la riva del Liffey, l’ora del tè, bevuto in splendide tazzine di porcellana e accompagnato da scones e carrot cake, le pinte di Guinness che non potevano mancare ad ogni pasto, le pinte di Guinness anche quando non c’erano i pasti, le villette con il bovindo da cui si intravedeva l’albero di Natale illuminato, le canzoni tradizionali irlandesi cantate a squarciagola al pub, le foche che nuotavano libere nella baia di Howth, l’Irish breakfast consumato davanti al camino acceso; ed infine una frase, che ha detto un signore di Belfast, forse un po’ brillo, una sera in un pub, parlando con il paziente fidanzato e guardando i miei capelli rossi: “She looks an Irish girl”…forse chissà, lui aveva bevuto troppo, ma a me ha strappato un sorriso.
Qui di seguito troverete la ricetta per preparare degli ottimi hamburger di soia home-made, che vi avevo promesso qualche tempo fa. Per la serie meglio tardi che mai, no? Buon appetito e buon 2015 :-)
– 100 g di granulare di soia
– 1/2 litro di brodo vegetale
– 1/2 carota
– 1/2 cipolla
– 1/2 costa di sedano
– 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
– salsa di soia
– 1 cucchiaino di gomasio
– sale
– pepe
– 1 albume d’uovo
– pangrattato
– olio extra vergine di oliva
Preparare del brodo vegetale e, non appena sarà pronto, versarlo ancora caldo sul granulare di soia all’interno di una ciotola capiente e lasciare riposare circa mezz’ora, in modo che la soia si reidrati per bene. Nel frattempo sminuzzare la cipolla, la carota ed il sedano precedentemente lavati e mondati, e farli soffriggere in una padella con un filo d’olio. A questo punto strizzare bene la soia privandola del liquido ed aggiungerla nella padella, mescolando con un cucchiaio di legno. Unire un filo di salsa di soia, il concentrato di pomodoro e lasciare insaporire il tutto per qualche minuto. Trasferire la soia in una ciotola, aggiustare di sale (appena un pizzico, la preparazione è già piuttosto saporita), pepe, aggiungere il gomasio e l’albume d’uovo (se deciderete di preparare anche i panini tenete da parte il tuorlo che vi servirà per spennellare). Amalgamare bene gli ingredienti ed unire, a poco a poco, quanto basta di pangrattato fino a che il composto non raggiunga la consistenza giusta per la preparazione (la tipica consistenza delle polpette). Procedere, quindi, con la preparazione dei burger: sistemare un coppapasta su un foglio di carta forno e riempirlo con il composto di soia, andando a creare dei burger. Con l’aiuto della carta forno trasferire i burger su una piastra calda e fare cuocere per alcuni minuti per parte.
BURGER BUNS
(tratto da Buon Appetito America! di Laurel Evans)
– 170 g di acqua a temperatura ambiente
– 30 g di burro ammorbidito
– 1 uovo + 1 tuorlo per spennellare
– 455 g di farina 0
– 50 g di zucchero semolato
– 1 cucchiaino e 1/4 di sale fino
– 1 panetto di lievito di birra
– semi di sesamo
Fare sciogliere il lievito di birra nell’acqua, poi setacciare la farina e disporla a fontana con lo zucchero ed il sale. Unire al centro l’acqua con il lievito, l’uovo intero, ed il burro tagliato a pezzettini e cominciare ad impastare fino a rendere l’impasto liscio ed elastico. Trasferirlo in una ciotola spennellata d’olio e fare lievitare per circa 1 ora, o fino a che la pasta non sarà raddoppiata di volume. A questo punto rilavorare l’impasto per qualche minuto, poi dividerlo in 5 parti uguali; formare quindi 5 palline, appiattirle appena alla base e disporla su una placca ricoperta di carta forno, in modo che siano distanziate le une dalle altre. Fare riposare ancora un’ora, poi spennellarli con il tuorlo d’uovo diluito con un cucchiaino di acqua e cospargerli di semi di sesamo. Infornare in forno pre-riscaldato a 200° per circa 15/20 minuti, fino a che non saranno ben dorati in superficie. Una volta cotti fare raffreddare su una griglia, poi tagliarli a metà per farcirli.
Per la preparazione dei burger, spalmare sulla base del panino un po’ di maionese veg (per la ricetta vedi qui) posizionare il burger di soia, completare con una fettina di pomodoro ed una foglia di lattuga, infine un’altra cucchiaiata di maionese e richiudere con la parte superiore del panino.
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