Ed eccomi qua, entrata anche io ufficialmente nel gruppo delle Julia-Child-addicted, non che ci fosse bisogno di dimostrarlo, insomma, quella signora, con quell’aria così vintage e la sua passione per il bon-ton e la cucina francese era entrata nel mio cuore già da diversi anni, già prima che Meryl Streep ne incarnasse le sembianze sugli schermi cinematografici, e devo dire che era da un po’ che giravo attorno all’idea di realizzare qualche ricetta tratta dal suo “Mastering the Art of French Cooking”, ma poi, forse per timore reverenziale nei confronti della nostra eroina, finivo sempre per abbandonare l’idea. L’occasione, invece, mi è stata data da un paio di bottiglie di Bordeaux acquistate circa un anno fa e dalla promessa di un invito a cena (una cena tutta francese) da organizzare appunto per stappare queste bottiglie insieme a degli amici. L’idea, a dire la verità, era stata per un po’ accantonata, insomma, tra la casa nuova, il trasloco e tutti gli impegni che ne sono derivati, avevo per un attimo messo in stand-by la mia promessa, poi, un paio di settimane fa abbiamo deciso di onorare il nostro impegno ed inaugurare la casa con la tanto sospirata cena francese. E così, complice una piovosa giornata d’autunno, senza nessun altro impegno in vista se non quello di cucinare per i miei amici, mi sono dedicata alla preparazione del famoso Boeuf Bourguignon di Julia Child, un piatto ricco e saporito, dalla preparazione lunga ed elaborata, un piatto che va cucinato con amore, rispettando i lunghi tempi di cottura e scegliendo con cura le materie prime. E credetemi, questa è una di quelle ricette che danno veramente soddisfazione; insomma svegliarsi presto al mattino, dedicare la propria giornata a cucinare per i propri amici e vedere poi, a fine serata, i piatti completamente vuoti e gli amici soddisfatti, ecco, questo è stato davvero un bel regalo. Beh, qui di seguito trovate la ricetta originale di Julia Child, e a me non rimane che dirvi: “Bon appetit!”
BOEUF BOURGUIGNON
x 6 persone:
– 1,5 kg di polpa di manzo tagliata a cubetti
– 160 g di pancetta con cotenna
– 750 g di vino rosso francese
– 1 carota
– 1 cipolla
– 620 g di brodo di carne
– 2 cucchiai di farina
– 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
– 2 spicchi d’aglio
– 3 cucchiai e 1/2 di olio extra vergine di oliva
– sale
– pepe
– timo secco
– 2 foglie di alloro
– 20 cipolline
– 450 g di funghi champignon
– 3 cucchiai e 1/2 di burro
– prezzemolo
Separare la cotenna dalla pancetta e tagliare la pancetta a bastoncini piuttosto sottili. Fare cuocere pancetta e cotenna in 350 ml di acqua per una decina di minuti circa, poi scolarla, asciugarla e metterla da parte su un foglio di carta assorbente. Intanto riscaldare il forno a 230°. In una casseruola piuttosto capiente (di quelle adatte anche per il forno), fare rosolare la pancetta in un cucchiaio d’olio a fuoco dolce per un paio di minuti, poi trasferire la pancetta su un piatto e rimettere la casseruola sul fuoco; aggiungere un cucchiaio d’olio e fare riscaldare per bene il grasso all’interno della casseruola. Prendere la carne, asciugarla con un foglio di carta assorbente e metterla nella casseruola, pochi pezzi alla volta, facendola rosolare in modo che tutti i lati della carne siano ben dorati; proseguire con il resto della carne e, a mano a mano, mettere i pezzi già pronti nel piatto insieme alla pancetta. Tagliare la carota a pezzetti e la cipolla a fettine sottili e farle dorare per qualche minuto nel grasso della casseruola ed eliminare il grasso in eccesso. Aggiungere di nuovo nella casseruola il manzo e la pancetta ed aggiustare di sale e pepe. Cospargere un cucchiaio di farina all’interno della casseruola e metterla dentro al forno, senza coperchio, sistemandola nella parte centrale, per circa 5 minuti; a questo punto tirarla fuori, dare una bella mescolata ed aggiungere l’altro cucchiaio di farina (in questo modo tutta la carna sarà ben infarinata) e rimettere nel forno per altri 5 minuti (sempre senza coperchio). Riprendere la casseruola, e versare il vino e mezzo litro di brodo, in modo che la carne venga completamente ricoperta (io non ho messo tutti i 750ml di vino previsti nella ricetta, non sarebbero stati nella casseruola: l’importante è coprire bene la carne, poi, nel caso dovesse asciugarsi in cottura, si può aggiungere in un secondo momento; io non ne ho avuto bisogno). Aggiungere il concentrato di pomodoro, gli spicchi d’aglio schiacciati, il timo, 1 foglia di alloro e la cotenna della pancetta. Mettere sul fuoco e portare ad ebollizione a fuoco medio. A questo punto mettere il coperchio ed infornare alla temperatura di 180° (statico), per circa 2 ore e 30 / 3 ore; il liquido dovrà sobbollire delicatamente. Nel frattempo preparare gli altri ingredienti: in una padella riscaldare 1/2 cucchiaio d’olio, 1 cucchiaio e 1/2 di burro ed unire le cipolline; farle saltare a fuoco medio per una decina di minuti, in modo che si dorino per bene, ma senza romperle. Versare i rimanenti 120 ml di brodo, aggiungere sale, pepe, una manciata di prezzemolo tritato e una foglia di alloro sbriciolata; coprire la padella con un coperchio e fare cuocere per 40/50 minuti, in modo che le cipolle diventino tenere, ma senza rompersi, ed il liquido di cottura evapori, poi mettere da parte. In un’altra padella fare scaldare 1 cucchiaio di olio e 2 cucchiai di burro, aggiungere i funghi lavati e tagliati a fettine e fare cuocere a fuoco vivace, mescolando frequentemente per circa 5 minuti, fino a quando i funghi non saranno ben cotti. Quando la carne sarà pronta (verificare la cottura con una forchetta, che dovrà penetrare facilmente nella carne), passare i succhi di cottura attraverso un colino e trasferirli in una pentola; rimettere carne, pancetta e verdure nella casseruola ed aggiungere le cipolline e i funghi. Sgrassare la salsa nella pentola e fala bollire per un paio di minuti, eliminando l’eventuale grasso che dovesse venire a galla. Si dovranno ottenere circa 600 ml di salsa densa al punto giusto da velare il cucchiaio (se dovesse risultare troppo liquida farla addensare facendola bollire fino a che non avrà raggiunto la consistenza desiderata; se, invece, dovesse essere troppo densa, allungarla con il brodo). Condire a piacimento e versare la salsa sopra la carne e le verdure. Se si serve subito: coprire la casseruola e farla sobbollire per 2-3 minuti, bagnando di tanto in tanto la carne e i vegetali con la salsa. Servire il boeuf bourguignon direttamente nella sua casseruola o trasferirlo in un piatto da portata, spolverizzando con del prezzemolo. Se, invece, si serve il piatto il giorno dopo: fare raffreddare la carne e conservarla in frigorifero. Un’ora prima di servire togliere dal frigo e dopo mezz’ora fare riscaldare sul fuoco portando a bollore, poi mettere il coperchio nella casseruola e fare cuocere piano piano per una decina di minuti, bagnando di tanto in tanto con la salsa. Quando la carne sarà calda servire direttamente nella casseruola o in un piatto da portata.
Arianna
4 Dicembre 2013 at 16:26Io invece l’ho scoperta proprio grazie al film ^^ e mi ha fatto venire una fame!!! E’ da provare anche questa ricetta, finora non ho mai fatto nulla di suo.
Ivana
5 Dicembre 2013 at 13:06Non mangio spesso la carne, ma questo spezzatino ha un’aria super appetitosa! a lunedì :)
Federica Fusco
12 Dicembre 2013 at 23:26Carissima amica,ti sei persa il Thanksgiving ma hai recuperato alla grande con la cena francese…bravissima e tanti auguri per la casa nuova,inaugurata magnificamente!!Pensa che prima del film Julia Child non la conoscevo e la straordinaria interpretazione di Meryl Streep,unita alla grande passione che lei metteva in cucina,me l’hanno fatta amare subito e proprio grazie a quel film ho avuto l’ispirazione di aprire il mio amato blog!!Quindi viva “Julie & Julia” e proverò certamente questa superba e oramai storica ricetta,adoro la carne stufata in questo modo,magari la porterò in tavola proprio per queste feste di Natale!!Grazie dell’idea… Bacio.
Federica
16 Dicembre 2013 at 09:54Non credo avrò mai il coraggio di prepararlo. Per me già cuocere una semplice fettina alla piastra è uno sforzo sovrumano. Però un piatto così di sicuro farebbe la felicità di mio papà. Un bacio, buona settimana
Francesca
12 Marzo 2014 at 13:35Ricetta interessante…la proverò.