….Ovvero: avventure semiserie di una “giovane” campeggiatrice.
Di questa nuova passione estiva per il campeggio, che sta facendo regredire me e la mia dolce metà allo stato pre-adolescenziale, ne ho già parlato qui. Ed in queste ultime settimane, complice gli Scipioni e i Caronti vari, non ci siamo fatti scappare la minima occasione per andare via, battendo tutti i camping della costa toscana, da Livorno a Grosseto. Ammetto, però, che questa cosa di campeggiare mi piace un sacco; insomma, il campeggio è una sorta di villaggio felice, dove ci si muove solo a piedi o in bici, tutti si salutano con cordialità e si prestano le cose, tipo lo zucchero, le padelle, il martello per togliere i picchetti della tenda; e poi c’è questa buffa cosa che al mattino ci si ritrova tutti quanti, armati di spazzolino e dentifricio, a lavarsi i denti, tutti insieme in allegria. Questa bizzarra idea di trascorrere i nostri giorni liberi sotto una tenda è nata, in realtà, la scorsa estate: all’inizio abbiamo provato qualche giorno, così, per vedere come andava, facendoci prestare la tenda e lo stretto indispensabile da mia sorella, poi, visto che la cosa sembrava piacerci, abbiamo trascorso l’inverno passando in rassegna ed acquistando tutte le varie attrezzature da campeggio che potessero fare al caso nostro: eh già, perchè per noi è determinante pesare, valutare, bilanciare tutto per essere agevolmente trasportato con la moto. Ora, con il nostro ultimo acquisto, un materassino gonfiabile che da sgonfio è di minimo ingombro, abbiamo raggiunto un livello pressochè perfetto. E così, anche lo scorso fine settimana ce ne siamo andati verso il mare, fermandoci in un campeggio davvero carino, dotato di piscina, ristorantino e tutti i comfort possibili e immaginabili…e tutto è andato davvero alla grande, solo che, la notte tra sabato e domenica, si è alzato il vento….intendiamoci, niente di particolarmente allarmante, ci mancherebbe, solo che, credetemi, all’interno della tenda, le percezioni che si hanno sono notevolmente amplificate e così, alle 5 e 29 minuti del mattino ho aperto gli occhi con la certezza che qualcosa di terribile stesse accadendo fuori dalla tenda. All’inizio, le foglie degli alberi che battevano sulla tenda mi hanno fatto immaginare che su si noi si stesse abbattendo un temporale o comunque, qualcosa di spaventoso, quindi, nell’ordine, ho pensato:
1) Ecco, ora un fulmine cadrà dritto sulla tenda e noi moriremo fulminati
2) Beh, forse non ci sono fulmini, ma certamente, con la pioggia la presa della corrente provocherà un cortocircuito da cui si svilupperà un incendio e moriremo carbonizzati.
3) No, magari non piove, ma è probabile che da qui a qualche minuto una tromba d’aria sradicherà la tenda dal suolo e ci farà sollevare di diversi metri, prima di scaraventarci violentemente al suolo.
Insomma, tanto ho detto e tanto ho fatto che la mia dolce metà (che in quel momento non si dimostrava tanto dolce nei miei confronti), ha dovuto alzarsi per controllare e rassicurarmi che tutto era sotto controllo. Ed infatti, dando una sbirciatina là fuori, non è che ci fosse tutto questo pericolo ed alla fine, appurato il fatto che si trattava soltanto di un po’ di vento proveniente dal mare, la giornata è iniziata come sempre e ci siamo ritrovati ancora una volta a lavarci i denti, tutti insieme in allegria :-)
Questa torta è perfetta per il periodo estivo, fresca e leggera, è un piatto scenografico da presentare per una cena in terrazza, ma anche ottima da preparare in anticipo e magari portarla via per un pic-nic sui prati o per un week-end in tenda.
TORTA SALATA CON MELANZANE POMODORI E FETA
– 1 melanzana di media grandezza
– 200 g di feta
– 5 pomodori tondi rossi
– olio extra-vergine di oliva
– 200 g di polpa di pomodoro
– sale
– pepe
– origano
– 1 spicchio d’aglio
In una padella fare soffriggere lo spicchio d’aglio in poco olio, versare la polpa di pomodori e fare cuocere per qualche minuto fino a quando non si ridurrà di volume; insaporire con sale e pepe, dare una mescolata e mettere da parte. Tagliare la melanzana a fettine piuttosto sottili, sistemarle sulla placca da forno rivestita di carta da forno, spennellare con dell’olio d’oliva e mettere in forno caldo per 5 minuti circa; trascorso questo tempo, girare le fette di melanzana spennellare altro olio e completare la cottura per altri 5 minuti. Tagliare i pomodori in quattro fettine e tagliare la feta a cubetti. Stendere il rotolo di pasta sfoglia in una teglia da 24 cm di diametro sistemando bene i bordi, versare la polpa di pomodoro come base e sistemarvi sopra le fettine di melanzana cotte al forno; unire poi i pomodori a fette e la feta, condire con un filo d’olio ed una manciata di origano. Infornare la torta a 180° per circa 30 minuti, fino a quando la superficie di sfoglia non diventerà dorata.
franci e vale
17 Luglio 2012 at 10:05Che bella questa torta!! golosissima!
L’euforia del campeggio me la ricordo bene, ma è un secolo che non ci vado e non so se sarei ancora capace…..mi sa che mi sono un pò adagiata….
Bacioni
Linda ed Elisa
17 Luglio 2012 at 11:36Da provare subito e complimenti per il blog
imma
17 Luglio 2012 at 13:33Tesoro credimi mio marito ci ha provato varie volte di farci iniziare questa avventura ma con i bambini mi sono sempre tirata indietro perche immagino cosa sarebbe una vacanz ain tenda con loro però il senso di libertà deve essere proprio assoluto come assolutamente da provare quanto prima questa meraviglia….ma quanto mi tenta!!!!!Bacioni,imma
Federica
17 Luglio 2012 at 15:37Lo spirito della campeggiatrice non mi si confà tanto. A dormire in tenda ho il terrore di ritrovarmi piena di insetti addosso! Ma se riuscissi a superare questa fobia credo che tutto sommato sarebbe anche divertente.
La tua torta salata è un trionfo d’estate, bella da vedere e squisita da gustare. Un bacione, buona serata
kiarina
19 Luglio 2012 at 23:01Che meraviglia…sembra una pizza!!!!! Spettacolooooo!!!!!!!!!!!
Margot
31 Luglio 2012 at 15:39Ciao cara, stupendissima questa torta, io che ho saltato pure il pranzo ci sto svenendo sopra!!