Innanzitutto voglio ringraziare di cuore tutti quelli che sono passati da qui e mi hanno lasciato un messaggio, di conforto, di comprensione, di speranza. Ringrazio tutte le persone che mi hanno chiamato in questo periodo, anche solo per fare due chiacchiere, quelli che, giornalmente, sopportano le mie paturnie, quelli che in questi giorni hanno pensato a me. Io continuo a pensare a tutta quella gente che, da un momento all’altro, in pochi minuti, ha perso tutto, ma tutto davvero, e mi sento davvero stupida, ma sto sperimentando l’irrazionalità della paura e, per la prima volta non riesco a controllare le mie emozioni. Diciamo che ora va un po’ meglio: ho smesso di passare le notti in macchina, anche se ora esco di casa alle 6 del mattino e passo due ore buone a vagare in giro per Bologna (in macchina sono un po’ più rilassata); certo, dormo ancora completamente vestita e con un piede appoggiato al pavimento :-/, ma sono tornata a lavorare nel mio ufficio al primo piano e ora siamo stati anche dotati di deliziosi caschetti da cantiere, per quando giriamo tra gli scaffali dell’archivio. Insomma, la vita deve andare avanti, ho una marea di arretrati da fare, e poi bisogna che mi rimetta ai fornelli, altrimenti questa paginetta inizierà a languire. Ed eccovi i miei panini al latte, morbidissimi, profumati, ideali per fantasiose imbottiture con formaggi, salumi, ma anche con burro e marmellata, per un brunch in compagnia.
– 500 g di farina Manitoba
– 25 g di lievito di birra
– 150 ml di latte
– 80 ml di acqua tiepida
– 25 g di olio di semi di girasole
– 25 g di zucchero
– 10 g di malto
– 8 g di sale
– 1 uovo + 1 tuorlo per spennellare
– semi di sesamo
Preparare un lievitino: mettere 150 g della dose di farina su una spianatoia; fare sciogliere in 80 ml di acqua intiepidita il lievito di birra, e versarlo al centro della farina; impastare il tutto per qualche minuto, in modo da formare una palla liscia ed elastica, poi mettere da parte a lievitare per circa mezz’ora. Intanto fare intiepidire il latte in un pentolino, togliere dal fuoco e farvi sciogliere lo zucchero, mescolando leggermente. Mettere sulla spianatoia la restante farina, unire il sale ed il malto e disporre al centro il latte zuccherato e l’uovo. Cominciare ad impastare ed unire il lievitino, che nel frattempo sarà diventato bello gonfio e continuare a lavorare l’impasto per diversi minuti. Infine, unire l’olio, facendolo assorbire per bene poi mettere la pasta a lievitare per un’oretta, in una ciotola coperta da un telo. A questo punto riprendere l’impasto, suddividerlo in una decina di palline e lavorarle ancora, in modo da dare loro una forma bella rotonda; sistemare i panini su una placca da forno, ben distanziati tra loro, poi spennellare la superficie con un tuorlo d’uovo allungato con qualche goccia d’acqua, e cospargere con i semi di sesamo. Lasciare riposare un altro quarto d’ora, poi infornare per circa 20 minuti a 200° (devono assumere un bel colore dorato, senza scurirsi troppo). Fare raffreddare su una griglia e servire.
Federica
7 Giugno 2012 at 15:50Penso che non sia affatto facile affrontare le giornate sotto tensione continua ma l’unica cosa da fare è cercare in tutti i modi di andare avanti, magari ironizzando anche un po’ per sdrammatizzare la situazione. Confessa dai che il caschetto giallo da cantiere l’avevi sempre desiderato ed ora hai realizzato un piccolo sogno ;) Il mio sogno in questo momento invece sarebbe uno dei tuoi sofficiosissimi manini con dentro triplo strato di confettura di fragole e pure una spuzzatina di panna :D! Sono bellissimi. Un bacione, stai su ^_^
Federica Fusco
8 Giugno 2012 at 14:28Brava Camy cosi ti voglio:forte,speranzosa e con le mani in pasta!!Ottimi questi panini devono essere sofficissimi,se permetti io ne prendo un paio da farcire con burro e marmellata(of course;)
Un bacione grande.
marinella
10 Giugno 2012 at 20:26Ciao mia cara. Immagino la situazione, anche qui si è sperimentato, forse per la prima volta, il senso di ‘terreno precario’, grazie ad un paio di scossoni che ci hanno tolto la voglia di scherzare per due giorni buoni. Non oso immaginare cosa abbiate passato da quelle parti, per non pensare a chi, come dici tu, ha perso tutto in pochi secondi. La sensazione è che ormai siamo fin troppo ammoniti, noi esseri umani, anche noi, quelli troppo fortunati e quindi mi sono risolta a godermi tutte le cose semplici che fino ad oggi notavo forse solo in cucina. L’amore di un amico, le fusa dei miei gatti, la rassicurazione delle mie mura e il mio piccolo mondo virtuale, con tutte le persone che lo popolano. Ti mando un grande e sentito abbraccio e mi complimento per i panini, invitantissimi (e finalmente … ho trovato il malto, quindi posso farli anche io!).
arabafelice
11 Giugno 2012 at 12:54Coraggio, Camy, anche questa passerà…bisogna essere forti e mi pare proprio che tu lo sia.
I tuoi panini sono proprio belli :-)