L’idea balzana di acquistare una moto venne partorita un non specificato pomeriggio di metà settembre. Eravamo da poco tornati da una bellissima vacanza in Grecia, dove avevamo noleggiato un motorino per scorazzare su e giù per un’isoletta, e sperimentato la libertà delle 2 ruote. E così, in poco meno di due mesi, aveva già fatto tutti i documenti e si era iscritto a Scuola Guida per prendere la patente A. Verso metà novembre, era un sabato pomeriggio, lo ricordo benissimo, con la scusa di fare una passeggiata in macchina, mi ritrovai, mio malgrado, tra le mura di un rivenditore di moto, a parlare, senza nessuna cognizione di causa, di cilindrate, cavalli, tenuta di strada e capienza del serbatoio (??)…”Mah, così, giusto per farci un’idea!”…ed invece, quel sabato pomeriggio, uscimmo dal rivenditore con un contratto di vendita e la promessa di venire a ritirare la moto non appena avesse avuto la patente. E così, prima di Natale del 2007 avevamo una moto e tanti progetti da realizzare. Da allora ne abbiamo macinati di chilometri, abbiamo fatto splendide vacanze e mini-fughe da weekend, siamo stati al mare, in montagna, al lago; abbiamo percorso autostrade e meravigliose strade di campagna, e che peccato poter partire solo per i pochi mesi della bella stagione (e che sfiga vivere in una delle zone più piovose d’Italia!). L’anno scorso, poi, abbiamo fatto un altro passo avanti, dotandoci di tenda e sacchi a pelo e iniziando a fare campeggio. “Ma vuoi mettere il divertimento? E poi, in questi tempi di crisi, è anche un bel risparmio!” E come dargli torto? Ed ammetto che divertente lo è davvero, ed ormai siamo attrezzatissimi e talmente organizzati che riusciamo ad infilare tutto l’occorrente nell’esiguo spazio dei bauletti della moto.
Questa ricetta, la cui preparazione spopola tra i blog di cucina, è stata una vera e propria rivelazione, per la sua semplicità e, soprattutto, per la sua bontà. La focaccia di Locatelli, chef italiano trapiantato a Londra, ricorda tantissimo la classica focaccina ligure, con cui sono praticamente cresciuta; inizialmente ne compravamo un paio di tranci prima di partire per i nostri weekend su due ruote, per un pranzo veloce e goloso tra una tappa e l’altra, poi, leggendo questa ricetta su vari blog di mia fiducia mi sono detta: “E se provassi a farla io?” …credetemi, il risultato è assicurato e facendola un po’ più alta, può anche essere tranquillamente tagliata in due per essere farcita a proprio piacimento. Io vi riporto la ricetta tale e quale, con qualche piccolissima modifica.
LA FOCACCIA DI GIORGIO LOCATELLI
Per l’impasto:
– 250 g di farina manitoba
– 250 g di farina 00
– 15 g di lievito di birra
– 300 g di acqua a 20°
– 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
– 10 g di sale fino
Per la salamoia:
– 65 g di olio extra vergine di oliva
– 65 g di acqua a 20°
– 20 g di sale fino
Setacciare le due farine in una ciotola piuttosto capiente, aggiungere il sale, poi unire l’olio e metà dell’acqua in cui sarà stato fatto sciogliere il lievito di birra. Iniziare a mescolare il composto con un cucchiaio di legno e, piano piano, aggiungere il resto dell’acqua. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo (non si deve assolutamente impastare), poi ricoprire la superficie con dell’olio e fare lievitare l’impasto per 10 minuti, coperto da un telo. Trascorso questo tempo, trasferire la pasta in una teglia da forno ben unta, ungere con dell’olio anche la superficie e fare riposare altri 10 minuti. A questo punto, con la punta delle dita, allargare l’impasto ricoprendo tutta la teglia (facendo attenzione a non rompere le bolle d’aria che nel frattempo si saranno create) e fare lievitare altri 20 minuti. Nel frattempo preparare la salamoia, emulsionando gli ingredienti con una forchetta, in modo da creare un liquido ben amalgamato; riprendere l’impasto e con le dita creare dei buchi piuttosto profondi sulla superficie, poi versarvi sopra la salamoia (che sembrerà tantissima, ma, credetemi, è la quantità necessaria). Fare lievitare ancora 20 minuti, poi infornare in forno caldo a 220° per 30/40 minuti, fino a che la superficie della focaccia non sia ben dorata.
Ari
20 Giugno 2012 at 00:13io pure sono l’allegra zavorra -così mi chiama- di un motociclista.. che tribolo divertente la prima vacanza insieme!
vorrei tanto prendere la patente della moto anche io, sia mai che mi decida finalmente a investirci!
questa focaccia sembra veramente golosa, dovrei proprio provare a rifarla in versione intollerante (la manitoba mi dà problemi di gonfiore e digestione)
Elisabetta
20 Giugno 2012 at 07:44buona!!!l’ho rifatta per l’ennesima volta,l’altro ieri..pero’ i miei ingredienti differiscono un po’… ci sono 100 ml di acqua in piu’ e manca l’olio nell’impasto…anche la salamoia è meno ricca..a me la ricetta l’ha passata un’amica..complimenti ;0))
Serena | SereInCucina
20 Giugno 2012 at 09:13Mamma mia che focaccia! a casa mia la panificazione passa tutti i sabati! :) una vera leccorina! me la appunto, proverò queste dosi!
Federica
21 Giugno 2012 at 07:46Lo dico io che gli acquisti fatti d’istinto spesso e volentieri sono quelli meglio riusciti :)
E io d’istinto adesso afferrerei un pezzo di quella magnifica focaccia. Dev’essere sofficissima e goduriosa. Un bacione, buona giornata
Serena
21 Giugno 2012 at 10:18:-) Mi hai ricordato un mio tragico primo appuntamento, con un tipo di cui non ricordo né nome né connotati, che passò tutta la serata a raccontarmi della sua ex e del fatto che si erano lasciati perché lei, dopo 10 anni di vacanze in moto, si era scocciata e aveva *preteso* di andare in un villaggio all inclusive in Tunisia. Orrore, lui era saltato su tutte le furie e l’aveva lasciata. Non potrei mai farcela, soffro della sindrome dell’esploratore e, non sapendo mai cosa mi aspetta, ho bisogno di avere un bagaglio adeguato a qualsiasi possibile evenienza. Ma la focaccia di Locatelli è buonissima, l’ho fatta anch’io e l’ho trovata davvero deliziosa! Con queste temperature, poi, mi sa che riesce perfettamente!
Monica - Un biscotto al giorno
21 Giugno 2012 at 13:59semplicità e bontà… allora la devo provare davvero! l’avevo già adocchiata in effetti… la metto in lista :))
Io sono fifona… niente moto :(
kiarina
21 Giugno 2012 at 22:35…sigh….sigh…..sighhhhhhhhh!!!! Me triste, me disperata…a quanto pare sono l’unica persona al mondo a cui questa splendida e furba focaccia non è uscita! Ma ce la farò! La tua è splendida!
marinella
23 Giugno 2012 at 00:57Ma questa focaccia è da svenire… mi sembra di sentirne il profumo (scusa, non sono originale, ma è vero verissimo!). Una di quelle ricette che a leggerle ti rimette in pace col mondo: posso farla anche ora, nessun ingrediente introvabile e niente 6 giorni di lievitazione :)
aria
24 Giugno 2012 at 10:45Noi campeggiamo da 12 anni e per me è sempre un gran divertimento, ora con i bimbi…ancora di più! la focaccia è superba, anche a me viene sempre bene…w locatelli!
la signorina pici e castagne
24 Giugno 2012 at 14:54uh.. che colpo di fulmine quella focaccia… la pubblicai anche io qualche tempo fa sul blog… che meraviglia…..
e poi, è incredibile, riesce sempre!!!!!
p.s.: quoto a più non posso le vacanze easy, fatte di campeggi, tende e sacchi a pelo….. e sono pure economiche!!!!
un bacione!!!